Pubblicato: 08/05/2017 17:50:48
Uno dei begli aspetti di non essere critici rinomati è la possibilità di potersi sbottonare più tranquillamente su commenti ed impressioni puramente personali, mettendo un po’ da parte i tecnicismi e parlando soltanto delle impressioni avute riguardo ad un vino. Già in passato sulle pagine di questo blog abbiamo visto la partecipazione di Dario con le sue degustazioni, volte perlopiù allo Champagne.
Questo fatto ci ha portato a chiederci per quale motivo anche noi non ci lasciamo andare ogni tanto a commenti ed impressioni personali, in modo da aiutare magari qualcuno in qualche scelta d’acquisto. Capita spesso infatti che i clienti che avendo accheffare con noi più direttamente del semplice canale web, per esempio in bottega o per telefono, ci chiedano consigli su cosa prendere: beh, siamo qui apposta!
Così io (Simone) e Vanni ci siamo messi a stendere una piccola classifica con qualche nome di vino rosso, dal carattere del tutto personale e basata sulla nostra personale esperienza. Sperando che possa essere d’aiuto a qualcuno, ecco la nostra classifica dei vini rossi italiani che contiene prodotti più o meno pregiati: cominciamo da quella di Vanni, alcuni punti sono anche commentati.
Avrete notato che Vanni ha ovviamente più esperienza in merito, inserendo più etichette storiche e talvolta nemmeno più prodotte ed ormai relegate esclusivamente agli annali. Proseguiamo ora con la classifica di Simone dove certamente vederete qualche differenza.
1 - Primitivo di Manduria DOP ‘Talò’ e ‘Sessant’anni’ San Marzano: è stata per me una sorpresa assaggiare il Sessan’anni prima ed il Talò dopo, un contrasto di sensazioni soprattutto gustative molto piacevole. Il colore molto scuro presagisce una grande forza ed una grande struttura fin dal bicchiere e non si rimane traditi.
2 - Cannonau di Sardegna DOC 'Costera' Argiolas: vino rosso che seppure ritenuto semplice e dal prezzo tutto sommato contenuto nasconde secondo me delle discrete potenzialità. I suoi 14 gradi si sentono tutti quando si assapora il suo gradevole boquet di sensazioni.
3 - 'Ronchedone' Benaco Bresciano IGT Ca' dei Frati: penso sia ormai chiara la mia propensione verso i vini di struttura. Il Ronchedone è un vino che a parer mio non ha il successo di pubblico che merita, penalizzato dalla mancanza di una denominazione altisonante ad aiutarlo. In ogni caso per quanto riguarda complessità e struttura ha poco da invidiare a diversi fratelli maggiori.
4 - Nero d’Avola Sicilia DOC Principi di Butera: questo vitigno è stato uno dei primi a venire alla ribalta dopo la profonda rivalutazione dei vini siciliani (e del sud Italia in genere), ed aggiungerei a ragione. Possiede una naturale potenza per cui è sempre un piacere consumarne una bottiglia in buona compagnia con davanti una bella pietanza saporita.
6 - Bolgheri DOC 'Il Bruciato' tenuta 'Guado al Tasso' Marchesi Antinori
8 - Teroldego Rotaliano DOC Mezzacorona : ad un primo impatto può sembrare strano vedere nella stessa classifica (sia pure a diverse posizioni di distanza) vini barricati e complessi come il Cannonau o il Primitivo di Manduria e poi un 'semplice' Teroldego. Ho voluto premiare però questo prodotto abbastanza leggero e versatile dandogli una piccola posizione nella mia classifica; grazie alla sua versatilità il Teroldego è un vino che si sposa bene con il pasto di tutti i giorni senza troppi fronzoli.
Per oggi è tutto, vi lasciamo le nostre personali classifiche senza pretese dei vini rossi italiani e non escludiamo che a breve potrebbero apparire altri articoli simili.