Pubblicato: 05/06/2019 10:09:14
Non è certo un mistero che l'Italia sia non solo uno dei massimi produttori di vino al mondo, ma anche uno dei Paesi che eccelle nell'ambito vinicolo, con una serie di denominazioni che tutti ci invidiano: dal Chianti al Barolo, dai grandi vini friulani a quelli siciliani, passando per la Puglia, il Centro Italia, il Veneto e via dicendo. L'Italia è una terra di grandi vini, e lo è da sempre. Ma, e non è altrettanto scontato o risaputo, è anche una terra di grandi spumanti e prosecchi. Negli ultimi decenni, in particolare, la produzione tricolore ha saputo raggiungere (e forse addirittura superare) in termini di qualità quello che da sempre viene considerato il Paese per eccellenza in questo particolare ambito: la Francia. Vediamo dunque quali sono le caratteristiche degli spumanti e prosecchi italiani.
Per prima cosa, facciamo un po' di chiarezza. Qual è la differenza tra prosecco e spumante? Partiamo dal prosecco, che va a indicare un vino bianco DOC o DOCG prodotto in Friuli e in buona parte del Veneto. Perché un vino possa essere definito prosecco è necessario che corrisponda a un determinato tipo di uvaggio, che sia prodotto in un numero selezionato di aree geografiche, che rispetti le norme per la vinificazione e l'etichettatura. Lo spumante, viceversa, è più semplicemente qualsiasi vino produca uno strato di spuma nel momento dell'apertura della bottiglia. Anche un prosecco, dunque, può rientrare nella categoria degli spumanti. Alla base del prosecco è il vitigno, che secondo il nuovo disciplinare aggiotnato al 2019 può essere soltanto con un minimo dell'85% di uve del vitigno Glera e, per un massimo del 15%, di Verdiso, Bianchetta, Perera e Glera lunga. Esistono vini spumanti naturali (attraverso il metodo classico o quello Charmat) e vini spumanti gassificati: in quest'ultimo caso l'anidride carbonica viene aggiunta a basse temperature.
Come accennavamo poc'anzi, la produzione di prosecco e di spumante in Italia non solo si è ampliata nel corso del tempo, ma è anche aumentata in termini di qualità media del prodotto.
Se prendiamo l'esempio dello spumante, una delle punte di diamante della produzione del Belpaese è rappresentato dal Franciacorta, che viene prodotto nell'omonima zona situata nella provincia di Brescia. Altre zone di provenienza sono il Trentino, l'Oltrepò Pavese, la zona di San Severo (provincia di Foggia), le Marche con il Verdicchio, la Sardegna con il tradizionale Torbato e la Sicilia con la sua Inzolia.
In quanto al prosecco, come si diceva, va a indicare solo determinate tipologie di vini che nascono in una vasta area a scavalco tra il Friuli e il Veneto. Dal 2009 gode dell'etichetta DOC (denominazione di origine controllata) o, in pochissimi casi, anche del marchio DOCG (denominazione di origine controllata e garantita): è il caso del Prosecco Montello e Colli Asolani e del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.
Adesso che conosci la differenza tra un prosecco e uno spumante, non devi fare altro che assaggiare entrambi. E per farlo non hai bisogno di recarti né al supermercato né in una cantina: è sufficiente effettuare l'ordine sul sito di Bevandeadomicilio per farti recapitare a casa le bottiglie che desideri.
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