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Pubblicato: 06/06/2017 18:12:02
Birra. Nelle calde giornate che ci apprestiamo ad incontrare basta questa parola a far drizzare le orecchie: a chi non piace rilassarsi dopo una giornata di lavoro con una buona birra fresca? Magari in buona compagnia, stuzzicando qualcosa, in attesa che si faccia l’orario di cena e dopo mangiato può starci anche una birra più complessa e sfiziosa. Se poi la buona compagnia si protrae anche per cena può scapparne una anche lì, in fondo la birra è una bevanda poco alcolica ma dalla grande varietà di gusti e si adatta bene a tutto. Insomma di birre ce ne sono veramente di tanti tipi, fattore che la rende una bevanda estremamente versatile sia nelle situazioni che nell’incontrare i gusti del pubblico. Solitamente però il grande pubblico tende a fermarsi a uno o due tipi di birra, qualcuno va oltre ma solo i veri intenditori sanno che in realtà di stili ne esiste una verità sconfinata, tanto che al livello internazionale non si è mai raggiunto un reale riconoscimento ed addentrandosi nel dettaglio non stupisce: tantissime sono le variabili che possono modificare il tenore di una birra. Dalla quantità di malto, al momento in cui viene aggiunto, se viene filtrata o meno, la qualità del malto o del luppolo, la temperatura a cui tutto viene fatto fermentare senza contare che tutto può essere sempre personalizzato o stravolto.
La situazione è ulteriormente esplosa negli ultimi anni con la nascita di moltissimi microbiffici e produzioni di birre artigianali che tentano di distinguersi dalla massa con un nuovo genere.
Proviamo comunque sia a fare un po’ di chiarezza a tale proposito, prendendo in esame quelli che sono i “filoni principali” che caratterizzano le birre e magari accennando lungo la strada a qualche stile minore. Si è raggiunto nel tempo una scala non ufficiale per l’identificazione dello stile di birra, basandosi su canoni quali il colore ed il grado di amarezza, ma partiamo dicendo che le birre possono essere divise in due grandi categorie: le lager e le ale. Le lager sono birre che vedono una fermentazione a bassa temperatura intorno ai 10 gradi, meno “aggressiva” per così dire, e fanno parte di questa stirpe principalmente le birre più chiare. Le ale al contrario vedono una fermentazione a temperatura più elevata e quindi il processo è più rapido, fanno parte di questa famiglia principalmente le birre più scure e corpose.
Per partire vediamo qualche stile delle lager:
Ci sarebbero altri stili minori e sottogeneri, ma come abbiamo detto poco fa cerchiamo di toccare i filoni principali altrimenti la lista sarebbe veramente lunga. Proseguiamo l’esplorazione con le birre Ale ad alta fermentazione:
Non è facile districarsi con tutte queste diverse tipologie, speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza accennando agli articoli principali. Abbiamo volutamente tralasciato degli stili meno conosciuti, minori o più particolari e caratteristici di una determinata zona come per esempio la Oktoberfestbier (conosciuta anche come Marzen) perché credeteci quando diciamo che la lista sarebbe veramente lunga, senza contare che molte volte in stile birraio potrebbe riflettere la cultura e la storia di un popolo, storia a cui fare almeno cenno. Ne uscirebbe una vera e propria enciclopedia!
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